III.  “Strandgut - oggetti gettati dal mare sulla spiaggia” (5.I.2011) audio

Una parola tedesca non traducibile, composta da due elementi; il primo Strand significa ‘spiaggia’, il secondo gut, parola che forse qualcuno conosce come aggettivo con il significato di ‘buono’, qui invece vuol dire ‘oggetti’, ‘cose’. Strandgut sono appunto oggetti gettati dal mare sulla spiagga. Dopo una mareggiata il mare lascia le sue tracce sulla riva e ci porta conchiglie, alghe, piante, radici, reti disfatte, pezzi di legno.
Ci riporta anche tracce della nostra vita: scarpe, giocattoli, e plastica, tanta plastica. Sono oggetti buttati, inutili, di poco valore. La spiaggia diventa il grande raccoglitore di ciò che dimentichiamo o perdiamo e ce lo restituisce a modo suo, inaspettatamente, senza contesto, senza indicazioni da dove viene e a chi appartiene.

C’è un verbo in tedesco che è ha come radice la parola Strand – ‘spiaggia’, che è stranden e significa appunto ‘arenare’, ‘andare a finire da qualche parte’ oppure ‘andare alla deriva’, tutte forme in cui l’arrivo è connesso non proprio coll’idea di tornare a casa, ma con l’idea di essere soli, come essere arrivati su un’ultima spiaggia.

Ma fra tanto sporco, plastica, oggetti dimenticati si trova qualcosa di buono; la seconda parte della parola Strandgut infatti contiene il nucleo ‘gut’ che vorrei sottolineare. Quei piccoli pezzi di legno ci suggeriscono figure, animali, possono raccontare storie, in cui vedi figure, animali… Raccoglierli camminando sulla spiaggia diventa una specie di percorso di fantasia e tanti artisti hanno usato questi oggetti per le loro istallazioni o quadri.

Uno di questi oggetti gettati dal mare sulla spiaggia potrebbe essere la Flaschenpost, altra parola tedesca composta da Flasche (‘bottiglia’) e -post (‘posta’). Flaschenpost è un messaggio in una bottiglia, una lettera o semplicemente un testo mandato via mare, non sapendo dove e quando arriva e chi lo leggerà. Pensiamo subito a un disperato, un carcerato, qualcuno che non ha altre possibilità di comunicare. Ma è un po’ quello che succede quando si scrive: si manda un testo senza sapere che via prenderà.  Ha detto il poeta Paul Celan: “la poesia […] può essere un messaggio nella bottiglia (Flaschenpost), gettato a mare nella convinzione – certo non sempre sorretta da grande speranza – che esso possa un qualche giorno e da qualche parte essere sospinto a una spiaggia, alla spiaggia del cuore, magari”*.


*Allocuzione in occasione del conferimento del Premio letterario della Libera Città Anseatica di Brema (1958), in La verità della poesia. Torino: Einaudi 1993, 35–36.